DELEGA FISCALE: RIFORMA DEL CATASTO.
L’Aula della camera ha approvato il D. dl delega fiscale, autorizzando così il Governo a cambiare il volto del fisco italiano.
Tra le novità la riforma del catasto degli immobili e la previsione di un regime fiscale agevolato per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici. Dunque nei prossimi cinque anni gli immobili verranno rivalutati avvicinandoli il più possibile ai valori di mercato.
Cosa cambierà? La revisione proposta nella delega prevede che il valore e la categoria non si basi più sul numero di stanze (vani), ma sui metri quadrati. La rendita finale sarà determinata da una formula matematica che metterà in relazione tutte le caratteristiche, dal valore di mercato alla posizione.
La riforma si è resa necessaria a fronte di ingenti imposte che gravano sulla casa; si passa dall’imposta di trasmissione di un immobile per arrivare all’IMU.
La mancanza di aggiornamenti in questi anni ha visto crescere sempre più ingiustizie nel nostro Paese, al punto tale che case di pregio risultano accatastate come immobili di tipo economico e viceversa. La riforma del catasto coinvolgerà i comuni italiani che forniranno all’agenzia delle entrate dati che quest’ultima non è in grado di reperire con facilità.
La riforma pone il pericolo di possibili rincari? A parità di aliquote un catasto basato sui valori dell’agenzia delle entrate porterebbe ad un forte incremento delle imposte. Per salvaguardare l’invarianza di gettito, la soluzione più probabile potrebbe essere quella di rivedere le aliquote al ribasso.
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